Gli spazi e i materiali ludici
L’organizzazione degli spazi e dei materiali ludici del nido (giocattoli) costituisce un aspetto molto importante del progetto educativo. Gli età, ai bisogni dei bambini e alle attività educative.
Gli angoli che vengono proposti al nido, in base all’età e alla curiosità
dei bambini sono:
- l’angolo morbido, spazio per le attività dolci e rilassanti;
- l’angolo della lettura, della narrazione e dell’ascolto che stimola a guardare, sfogliare, raccontare e fantasticare;
- l’angolo dei suoni e della musica, uno spazio per suonare, cantare, muoversi liberamente facendo musica in tanti modi diversi;
- l’angolo del gioco simbolico nel quale travestirsi, imitare i grandi nelle loro occupazioni quotidiane e giocare con i compagni;
- l’angolo delle costruzioni;
- l’angolo per le attività manipolative ed espressive nel quale si possono usare colori, pennelli ma anche le dita o i piedi e si possono lasciare tacce di sé con i materiali più vari (farine, granaglie, verdure, etc.);
- l’angolo dei travasi dove il bambino sperimenta diverse sostanze liquide e non;
- l’angolo motorio dove i bambini possono affrontare diverse esperienze di rilassamento, di esplorazione e di relazione con il proprio corpo, con i compagni e con gli adulti;
- il giardino dove ci si può muovere, giocare e annusare gli aromi e i profumi, grazie alla presenza di caratteristiche aiuole, seguendo il ritmo delle stagioni;
- spazi per scivolate con tricicli ideate con leggere pendenze a misura di bambino.
Le attività proposte
Le nostre attività mirano a promuovere lo sviluppo globale del bambino nel rispetto dei suoi bisogni e dei suoi tempi di crescita valorizzando la sua unicità. Le attività possono essere sia strutturate, come laboratori, giochi a tema, ecc. sia libere, nel senso che il bambino sceglie spontaneamente, usufruendo dei diversi angoli presenti al nido, attività a cui si vuole dedicare.
All’inizio di ogni anno il personale educativo presenta alle famiglie le linee generali della programmazione educativa che definendo i tempi, le modalità, gli strumenti, la documentazione e la verifica dell’attività
stessa, realizza le finalità del progetto educativo.
Per i più piccoli
Il cestino dei tesori
Nella nostra società i giochi che si offrono ai bambini sono essenzialmente di plastica, quindi inodori, freddi con offerte standardizzate a livello estetico. Ad un bambino possono risultare spesso simili, poco gratificanti e non adeguati alla sua esigenza esplorativa. Al nido vogliamo offrire al bambino la possibilità di ampliare le sue conoscenze, recuperando proposte e stimoli che lo aiutano ad arricchire le sue conoscenze della realtà.
Il cestino dei tesori offre queste possibilità. Sotto il controllo dell’educatore lo si lascia alla libera esplorazione dei bambini. Nel cestino è contenuta una serie di oggetti diversificati per materiale, dimensioni, odori che offrono il massimo di stimolazioni sensoriali. Nel cestino ci sono oggetti che si trovano in natura (pigne, spugne, un limone, ecc…), oggetti in legno, manufatti di materiale naturale come pennelli, oggetti in osso, metallici, di gomma e di carta.
Il gioco euristico
Se il cestino dei tesori rispetta il pensiero del bambino che vuole conoscere “che cosa è questo oggetto? Come è fatto? Che sensazioni mi il gioco euristico si adatta allo sviluppo del pensiero successivo ovvero “cosa posso fare con questi oggetti?”
Una volta conquistata la possibilità di muoversi liberamente il bambino riesce a coordinare più movimenti, per esempio riesce a lanciare, Il gioco euristico consiste proprio nell’offrire al bambino la possibilità di scoprire da solo le infinite ambiente che lo circonda.
La manipolazione e il gioco con l’acqua
L’acqua rappresenta per un bambino un’irresistibile attrazione. Al nido si favorisce il contatto con l’acqua sia durante l’ambientamento come esperienza di mediazione e supporto alla separazione dalla madre, sia come attività manipolativa durante tutto l’anno: il piacere di manipolare si esprime anche con materiali diversi: pasta, creta, terra, …
L’attività motoria
Il bambino racconta da solo il piacere di muoversi liberamente: basta saperlo osservare per cogliere i suoi bisogni e offrigli ciò che più lo aiuta nella scoperta dell’ambiente che lo circonda attraverso la sua
capacità motoria (strisciare, rotolare, gattonare, ecc.).
Per i più grandicelli
L’attività di vita pratica
” … per attività di vita pratica dobbiamo intendere tutte quelle esperienze pratiche e reali, con le quali i bambini ogni giorno possono sperimentare un graduale aumento delle proprie autonomie sul piano della corporeità e della motricità fine”.(Maria Montessori)
L’attività sensoriale
I giochi di manipolazione hanno lo scopo attraverso l’uso di materiali diversi di sviluppare nel bambino la sensibilità tattile, la motricità grossolana e fine, di imparare a modellare forme semplici, di apprendere il concetto di quantità e di trasformazione della materia.
Attività di ascolto e comunicazione
I giochi per comunicare hanno per obiettivo lo sviluppo del linguaggio e della conoscenza di persone, cose, ambienti: filastrocche, canzoncine, piccole storie sviluppano il senso del ritmo, la memoria, la socializzazione.
Per tali attività si utilizzano registratori, album, libri. I canti che accompagnano una buona parte della giornata al nido favoriscono lo sviluppo della socialità fra adulti e bambini e dei bambini fra loro.
Attività di costruzione
Come un piccolo ingegnere, il bambino progetta, costruisce e perfeziona, provando piacere nell’esplorare cosa riesce a fare da solo.
Attività motoria
Non si tratta di attività proposte o necessariamente guidate dall’adulto ma sono l’ambiente e i materiali che permettono ai bambini di sperimentare le potenzialità del proprio corpo. L’educatore crea le migliori condizioni perché i bambini possano esprimersi, in un contesto di sicurezza, sul piano del movimento, della fantasia e delle competenze motorie individuali.
L’atelier: il segno, la pittura
“L’occupazione preferita e più intensa del bambino è il gioco. Forse si può dire che il bambino impegnato nel gioco si comporta come un poeta: in quanto si costruisce un suo proprio mondo o meglio, dà a suo”.(S. Freud)
Dai travestimenti al gioco simbolico
I giochi simbolici sono i giochi del “far finta che” e permettono ai bambini di riprodurre personaggi, situazioni collegate alla loro esperienza, imitazioni della vita quotidiana (giocare a far finta di essere la mamma, il papà, ecc.).
Il gioco libero
Il gioco libero è la massima espressione spontanea del bambino che sviluppa la creatività e la ricerca di sé favorendone l’autostima, l’autonomia e la socializzazione fra bambini. È compito dell’educatore offrire al bambino la massima libertà di esplorazione dell’ambiente.